Una chitarra, una sedia, un leggio sotto una luce bianca dove un menestrello contemporaneo si ispira alla radice popolare di ogni letteratura per raccontare storie che si intrecciano tra loro, con luoghi e tempi diversi. David Riondino, cantautore, attore, filosofo estemporaneo, porterà a SENZA FILI il suo lavoro comico nell’opera meta-teatrale che più lo contraddistingue, frutto di una continua attività di reinvenzione e riscrittura. Un viaggio nell’arte del racconto, una raccolta di ballate, poemetti, aneddoti che definiscono l’epica dei nostri tempi e ci fanno riflettere sulla condizione umana, sulla nostra quotidianità, consegnata ad una terrificante precarietà e pervasa da un sentimento di incessante smarrimento.